Abstract Nature

 

Rami radicati, inerpicati, con radici ben ancorate al terreno umido. Si respira un attaccamento alla vita, seppur aspra, dura, selvaggia.

La fluidità dell’acqua, quasi onnipresente, restituisce l’idea immediata, sensoriale, di umido, vegetazione, spumosità, freschezza, ma anche del corso divino delle cose, degli odori, dei detriti stagionali trasportati in un altrove.

Rocce imponenti e dure, con le sue voragini, sembrano conformarsi in tante maschere, copricapi integrali, stalattiti che guardano negli occhi, ricambiate. In altre pose, la stessa roccia diventa porosa e salina perché ha trattenuto molte mareggiate e ne porta i segni. Grandi buchi neri fanno presagire passaggi difficili da compiere se non in salto.

 

Nelle acque più tranquille, incorniciate dalla roccia bassa e dalle nuvole, ci specchiamo per ritrovare forse noi stessi, ricordandoci che l’elemento divino ci parla attraverso la natura e che Essa resta fedele a se stessa, in nostra compagnia o in piena solitudine.